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Perché il servizio di redazione personalizzata del Capitolato per il singolo lavoro
pubblico,
è sospeso a tempo indeterminato fino a nuova comunicazione,
viste le numerose richieste, alle quali non possiamo dare risposte
individuali, rinviamo ad una risposta collettiva. |
Intorno all'art.
37, comma 4, del d.P.R. n. 380
del 2001:
Il paradosso della scia in
sanatoria che non sana
contributo del dottor
Mauro
Cavicchini
(1° dicembre 2023)
Nuovo codice dei contratti:
Quando mai
si potrà stare tranquilli?
«La
difficile transizione dal PFTE,
all’Offerta tecnica e poi al
progetto esecutivo»
Pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della U.E. n. 398
del 16 novembre il
Regolamento
delegato (UE) 15 novembre 2023, n.
2495: le nuove soglie di
rilievo comunitario ex
articolo 14 del nuovo Codice dei
contratti) applicabili dal
1° gennaio 2024:
--- lavori e concessioni: euro
5.538.000 (in luogo di
5.382.000) anche nei settori
speciali;
--- servizi e forniture enti
centrali euro 143.000 (in luogo
di 140.000); altri: euro 221.000
(in luogo di 215.000); settori
speciali: euro 443.000 (in luogo
di 431.000);
--- servizi ex
allegato IX del codice dei
contratti: settori ordinari: euro 750.000
(invariato); settori speciali: euro
1.000.000
(invariato)
State ancora a chiedervi perché
gli appalti pubblici sono fermi?
Ovvero
perché il
nuovo codice dei contratti
non funziona? Provate a leggere
T.A.R. Campania, Salerno, 3
novembre 2923, n. 3460 e
chiedetevi cosa si capisce tra
«costo del lavoro, costo
reale, costo reale totale»,
«costo della specifica
commessa», «minimi
salariali», «tabelle
ministeriali o «trattamento
retributivo minimo» distinto
dal «costo orario medio del
lavoro» e avrete una prima
parziale risposta! Non
aspettatevi correttivi visto che
nessuno dei responsabili che ci
governano avrà il coraggio
di ricorrere all'unico rimedio
del rasoio di Occam che disponga
la soppressione degli articoli
11, commi 2, 3, 4 e 5; 41, commi
13 e 14; 83, comma 3 109 e da
215 a 222 nonché a costo che
qualcuno si stracci le vesti,
l'abrogazione della
legge 21 aprile 2023, n. 49!
La
legge sull'equo compenso,
aria fritta o qualcosa di
reale?
Nuovo codice dei contratti:
Qualificazione, categorie
scorporabili, a qualificazione
obbligatoria o no! Forse uno spiraglio di luce da
T.A.R. Campania, Salerno, 3
novembre 2923, n. 3460 e
chiedetevi cosa si capisce tra
costo del lavoro?
Nuovo codice dei contratti:
Tra salario minimo ed equo
compenso, regna l’incoerenza
(mirabile e lucido intervento di
Luigi Oliveri su
phastidio.net) ancora sul
caos tra il codice dei contratti
e la
legge sull'equo compenso
Disponibile la delibera AGID n.
164
(Specifiche tecniche per la
definizione del DGUE elettronico
italiano “eDGUE-IT”) in attuazione dell’art.
91, comma 3, del Codice dei contratti
(in realtà dell’art.
58, comma 10, del decreto
legislativo n. 50 del 2016 e
della
circolare
del MIT
18 luglio 2016, n. 3; dall'informatica al servizio
dell'uomo all'uomo al servizio
(alla schiavitù)
dell'informatica
Nuovo codice dei contratti:
L’incomprensibile (o
impossibile) compromesso tra
l’art.
11, comma 13 e l’art.
41, comma 14, del nuovo
Codice
(ma chi li ha scritti? Jimmy il
Fenomeno, Bertoldo cacasenno, il
generale Vannacci o uno seduto
sulla tazza del cesso in preda a
convulsioni intestinali?)
Nuovo codice:
va tutto bene madama la marchesa?
Seconda parte: mi sono destato
ma l'incubo è rimasto
Sogno o son desto? Prima parte: No, è un
incubo il
trattamento della manodopera
nell'applicazione del nuovo
codice dei contratti (articoli
11,
41, comma 14,
108, comma 9 e
119, comma 12),
pubblicato sulla Gazzetta
ufficiale n. 173 del 27 luglio
il
d.p.c.m. 20 giugno 2023
(Linee guida volte a favorire le
pari opportunità generazionali e
di genere, nonché l’inclusione
lavorativa delle persone con
disabilità nei contratti
riservati) in attuazione dell’art.
1, comma 8, dell’allegato II.3
del Codice dei contratti
AGID (agenzia per l'Italia
digitale) luglio 2023:
Specifiche Tecniche per la
definizione del DGUE elettronico
italiano “eDGUE-IT” e
Comunicato del MIT n. 0006212
del 20 giugno 2023: Linee
guida per la compilazione del
modello di formulario di
Documento di Gara unico Europeo
(DGUE) approvato dal
Regolamento di esecuzione (UE)
2016/7 della Commissione del 5
gennaio 2016 (continua la
diffusione di istruzioni che non
servono a nulla e comunque non
chiariscono affatto le modalità
d'uso del "nuovo" DGUE"
Pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 77 del 31 marzo
2023, il
decreto
legislativo 31 marzo 2023, n. 36
(con gli
Allegati):
«Codice
dei contratti pubblici in
attuazione dell’articolo
1 della legge 21 giugno 2022, n.
78, recante delega al
Governo in materia di contratti
pubblici» Testo
in html con link;
Pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 69 del 22 marzo
2023, il
decreto
ministeriale 7 febbraio 2023:
«Criteri ambientali minimi per
l’affidamento del servizio di
progettazione di parchi giochi,
la fornitura e la posa in opera
di prodotti per l’arredo urbano
e di arredi per gli esterni e
l’affidamento del servizio di
manutenzione ordinaria e
straordinaria di prodotti per
arredo urbano e di arredi per
esterni» (in vigore dal 22
luglio 2023): e ancora c'è chi
si chiede perché i progetti PNRR
sono in ritardo!
Pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale della U.E. n. 98-I del
16 marzo
2023, la
Comunicazione 16
marzo 2023, C-98: «La
Comunicazione della Commissione
- Appalti pubblici: uno spazio
di dati per migliorare la spesa
pubblica, promuovere
l'elaborazione delle politiche
basata sui dati e migliorare
l'accesso delle PMI alle gare
d'appalto»
Consiglio di Stato,
Adunanza Plenaria, 1 gennaio 2023, n. 2:
Fine degli equivoci
sull'articolo 61, comma 2, del
d.PR. n. 207 del 2010; per
usufruire dell'incremento del
quinto della classifica SOA è
sufficiente la condizione che
l'impresa raggruppata sia
qualificata per una classifica
pari ad almeno un quinto
dell'importo dei lavori della
categoria per la quale concorre
(e non dell'importo "totale" dei
lavori base di gara),
naturalmante il "nuovo" Codice
(art. 2, comma 2, dell'Allegato
II.12, si è guardato bene
dall'adeguarsi, riproponendo la
stessa vecchia ed equivoca
formula
Consiglio di Stato,
Sez. III, 3 marzo 2023, n. 2212:
La disciplina dell'interdittiva
antimafia non è applicabile ai
liberi professionisti non
organizzati come impresa
Consiglio di Stato, Adunanza
Plenaria, 14 dicembre 2022, n.
16: Offerte tecniche;
attribuzione punteggi da parte
della commissione giudicatrice
tra valutazione individuale e
valutazione collegiale
Pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 291 del 14 dicembre
2022, il
decreto
ministeriale 16 settembre 2022,
n. 193: «Regolamento
contenente gli schemi tipo per
le garanzie fideiussorie e le
polizze assicurative di cui agli
articoli 24,
35,
93,
103 e 104 del decreto
legislativo 18 aprile 2016, n.
50»
Pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 290 del 13 dicembre
2022, il decreto
ministeriale 29 settembre 2022,
n. 192: «Regolamento concernente
l’attuazione dell’art.
11-quaterdecies, comma 13, lett.
a) della legge n. 248 del 2005,
recante riordino delle
disposizioni in materia di
attività di installazione degli
impianti all’interno degli
edifici» che modifica il
decreto ministeriale 22 gennaio
2008, n. 37.
Pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 246 del 20 ottobre
2022, il
decreto ministeriale del MITE
27 settembre 2022, n. 152: «Regolamento che disciplina la
cessazione della qualifica di
rifiuto dei rifiuti inerti da
costruzione e demolizione e di
altri rifiuti inerti di origine
minerale, ai sensi dell’art.
184-ter, comma 2, del d-lgs.n.
152 del 2006»
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.
150 del 29 giugno 2022, la
legge
29 giugno 2022, n. 79, di
conversione del
decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36,
recante «Ulteriori misure urgenti per
l'attuazione del Piano nazionale
di ripresa e resilienza». A
dispetto del titolo fuorviante
un nuovo decreto-omnibus con un inutile
e demagogico
intervento di
semplificazione al contrario,
modifica gli
articoli 93, comma 7 e
95, comma 13, del Codice dei
contratti, ormai ridotto a
una discarica delle frustrazioni
Quale mente contorta è riuscita
a scrivere
queste norme in materia di
revisione e/o compensazione
prezzi, così chiare, di
facile interpretazione e agevole
applicazione? Una spiegazione
plausibile: gente sfuggita ai
manicomi in quanto chiusi, con
gravi turbe mentali, carenze
affettive e sessuali o con
un'infanzia segnata da indicibili
percosse da parte dei genitori
...
Consiglio
di Stato, sez. V, 10 maggio
2022, n. 3638:
Nell’ordinamento degli Enti
locali, legittimamente il
Dirigente può effettuare singole
istruttorie, concludere
procedimenti e sottoscrivere
atti anche in sostituzione del
RUP senza
estromerlo dal procedimento
Corte di Giustizia dell'U.E., 28
aprile 2022, causa C/642-20:
è in contrasto con il diritto
comunitario una norma nazionale
secondo la quale l’impresa
mandataria di un raggruppamento
di operatori economici
deve possedere i
requisiti previsti nel bando di
gara ed eseguire le prestazioni
di tale appalto in misura
maggioritaria. Demolito quello
che finora era il fondamentale
(ma illegittimo)
art. 83, comma 8, terzo periodo,
dell'abrogato Codice dei contratti
(ora recepito senza la
disposizione censurata, dall'art.
30, comma 2, dell'Allegato II.12
del nuovo Codice dei contratti).
Altra meritata
bastonata all'ipertrofia
normativa come sport nazionale.
Se l'Italia fosse un paese serio,
per lo stesso principio
enunciato dalla Corte, dovrebbe
essere inteso come espulso
dall'ordinamento l'art.
92 del d.P.R. n. 207 del 2010
(ora
articoli
1 e
art. 30, comma 2, dell'Allegato
II.12 del nuovo Codice dei
contratti) e azzerate le copiose sentenze
che ne hanno fatto applicazione
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.
98 del 28 aprile 2022, la
legge
27 aprile 2022, n. 34, di
conversione del decreto-legge 1°
marzo 2022, n. 17
Consiglio
di Stato, sez. IV, 17 marzo
2022, ordinanza n. 1949:
alla Consulta il giudizio di
legittimità costituzionale dell'art.
2-bis, comma 1, del d.P.R. n.
380 del 2001 che conferisce
alle Regioni un'autonomia
pressoché assoluta nella
determinazione quantitativa
degli standard urbanistici in
deroga al
d.m. n. 1444 del 1968. Nel
caso di specie con il possibile
travolgimento dell'articolo
103, comma 1-bis, della legge
regionale Lombardia n. 12 del
2005
(su cortese segnalazione
dell'avv. U. Grella in
Monza-Brianza)
Consiglio
di Stato, sez. V, 09 febbraio
2022, n. 942:
la sostituzione dell'impegno
"formalizzato" con l'impegno
"perfezionato", all'art.
80, comma 4, dell'abrogato Codice dei
contratti, (ora
art.
95, comma 2, del nuovo Codice dei
contratti) sembra rendere
ammissibile l'offerente che, pur
in presenza di un debito
erariale o contributivo, abbia
presentato all'ente creditore la
domanda di rateizzazione prima
del termine di scadenza per la
presentazione delle offerte
Consiglio
di Stato, sez. V, 2 febbraio
2022, n. 722: probabilmente
non sarà la parola definitiva ma
è un passo avanti per chiarire
la distinzione tra requisiti di
ammissione e requisiti di
esecuzione (e tra questi ultimi,
quelli ai quali è subordinata la
stipula del contratto o è
subordinato l'avvio dei lavori
e, sempre tra questi, quelli
previsti dall'offerta tecnica)
|
Corte di giustizia della U.E.
sentenza 3 febbraio 2022, causa n.
C-461/20: l'interpretazione
dell'art.
72, paragrafo 1, lettera d),
punto ii), della Direttiva
24/2014/UE (recepito
nell'ordinamento italiano con l'art.
106, comma 1, lettera d), sub.
2), del Codice dei contratti)
consente che un esecutore terzo,
in seguito all'insolvenza o
fallimento dell'aggiudicatario
originario, subentri unicamente
negli obblighi e nei diritti di
quest'ultimo, derivanti dal
contratto, senza necessità di
una nuova gara. Parzialmente
smentita l'interpretazione
restrittiva del
Consiglio di Stato, Adunanza
Plenaria, sentenze n. 9 e n. 10
del 27 maggio 2021 che
ammetteva esclusivamente la
sostituzione "interna" al
raggruppamento |
|
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.
310 del 31 dicembre 2021, la
legge 29 dicembre 2021, n. 233,
di conversione del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152,
recante «Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose»
Consiglio di Stato, sez.
IV, 15 dicembre 2021, n. 8367:
la Stazione appaltante può
escutere la garanzia provvisoria
solo nei confronti
dell'aggiudicatario
Esemplare pronuncia dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, 9 novembre 2021, n. 18 sull'obbligo di gara per l'affidamento delle concessioni demaniali mediante procedure concorrenziali, con illegittimità comunitaria di ogni proroga, anche legislativa, a partire dal 1° gennaio 2024, anche in assenza di una specifica disciplina nazionale.
Seppure riferita alle cosiddette concessioni per lo svolgimento di attività balneari o turistiche, i principi affermati dal giudice della nomofilachia sono
più d'uno, tra questi il dovere di disapplicare le norme in contrasto col diritto comunitario (inteso come trattati, direttive e pronunce della Corte di giustizia della U.E. conseguenti a rinvio pregiudiziale) non solo da
parte del giudice ma anche degli organi di amministrazione attiva, compresi gli enti territoriali
(ciao ciao finta riforma
dell'art.
105 del codice dei contratti
in materia di subappalto)
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 26 ottobre 2021, il
d.p.c.m. 12 agosto 2021, n. 148: Regolamento recante modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici,
adottato ai sensi dell’articolo 44 del decreto legislativo n.
50 del 2016
Appalti inferiori alla soglia comunitaria e procedura negoziata: perché la cosiddetta semplificazione è solo un grosso equivoco.
Pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale n. 181
del
30 luglio 2021, la
legge 29 luglio 2021, n. 108,
di conversione, con
modificazioni, del
decreto-legge 31 maggio 2021, n.
77 recante
Governance del Piano nazionale
di rilancio e resilienza e prime
misure di rafforzamento (in
realtà di eutanasia) delle
strutture amministrative e di
accelerazione e snellimento
delle procedure (in realtà di rallentamento e complicazione), (cosiddetto
decreto semplificazioni-bis).
Dalla confusione di 67 articoli
originari al marasma papocchio
di 120 articoli con raddoppio
del testo (viva la
semplificazione). Qui gli effetti
nefasti sul
Codice dei contratti, in
combinazione con le modifiche al
decreto sblocca-cantieri del
2019 e al
decreto semplificazioni del
2020.
T.A.R. Lombardia, Milano, 3 settembre 2021, n. 1965: Si pronuncia sul rapporto tra qualificazione nelle categorie scorporabili a qualificazione obbligatoria e il subappalto “necessario” o “qualificante”
Decreto ministeriale 25 giugno
2021, n. 143 (DURC di
congruità) Un altro tassello
alla farsa della finta tutela
del lavoro, con incidenza della
manodopera sotto la quale vi
sarebbero sintomi di anomalia e
lavoro nero, irrealistici e non
verificabili. Non si è ancora
toccato il fondo: prossimamente
requisiti e elementi premiali
(come se fossero la stessa cosa)
per P.M.I. (del tutto inutili
visto che le PMI sono il 99%
delle imprese nazionali) per
assunzione o impiego di un 30%
di giovani (genere maschile) con
meno di 36 anni e donne di
qualsiasi età (a quando il 2% di
gay, 3% di trans, 5% di
sovrappeso, anoressici, ex
detenuti, ex tossicodipendenti,
alcolisti, non automuniti, tutte
categorie "deboli" o che
faticano a trovare un impiego).
E chi controlla a valle del
contratto? Il RUP, il prefetto,
il direttore dei lavori? Auguri,
benvenuti nel mondo impazzito
dei contratti pubblici!
La semplificazione sul binario
morto del subappalto della
ragione. Un altro tassello
al conseguimento del fallimento
del sistema degli appalti
pubblici (siate ottimisti, la
situazione non può che
peggiorare)
Corte di giustizia della U.E.,
sentenza 3 giugno 2021, causa n.
C-210/20: demolito un altro
pezzo del Codice dei contratti;
non può essere automaticamente
escluso l'Offerente nel caso
l'ausiliario abbia presentato
false dichiarazioni (articoli
80, comma 12, e
89, comma 1, quinto periodo, del
Codice), senza concedere il
rimedio anche con la
sostituzione dell'ausiliario con
altro idoneo (89,
comma 3, del Codice)
Pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale della U.E. del 18
giugno 2021 la
comunicazione della Commissione
avente per oggetto «Acquisti
sociali — Una guida alla
considerazione degli aspetti
sociali negli appalti pubblici
(seconda edizione)»
Corte
di Giustizia della U.E.:
sentenza 24 marzo 2021, causa
C-771/18 (con comunicato
stampa n. 47/21): Il diritto
dell’Unione osta a una prassi
nazionale secondo la quale un
candidato escluso da una gara in
un appalto pubblico, nel suo
ricorso contro l’ammissione
dell'offerta di un altro
offerente, può invocare
unicamente la violazione del
principio di eguaglianza nella
valutazione delle offerte. Quali
conseguenze sulla giurisprudenza
interna in materia di ricorso
«inammissibile per carenza di
interesse» ?
Pubblicato in G.U. n. 322 del 19
marzo 2021 il
decreto legislativo 28 febbraio
2021, n. 38: Attuazione
dell’articolo 7 della legge 8
agosto 2019, n. 86, recante
misure in materia di riordino e
riforma delle norme di sicurezza
per la costruzione e l’esercizio
degli impianti sportivi e della
normativa in materia di
ammodernamento o costruzione di
impianti sportivi
Ripubblicata con il relativo
testo coordinato, la
legge 26 febbraio 2021, n. 21
di conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge
31 dicembre 2020, n. 183:
Disposizioni urgenti in materia
di termini legislativi, di
realizzazione di collegamenti
digitali ... (milleproroghe)
Raggruppamenti temporanei di
Operatori economici. Motivi
di esclusione ex
art. 80 o assenza dei
requisiti di un raggruppato:
esclusione irrimediabile di
tutto il raggruppamento o
recesso/sostituzione del
raggruppato inidoneo? Il
pastrocchio dell'art.
48, commi da 17 a 19-ter. Se
anche i giudici amministrativi
perdono la bussola nel labirinto
disegnato da un legislatore
incapace e confusionario, agli
operatori del settore cosa resta
da fare se non invocare la
fortuna o il lancio della
monetina?
T.A.R. Lombardia, Milano, 27
gennaio 2021, n. 242:
l'irregolarità fiscale del
progettista indicato in appalto
integrato non può essere motivo
di esclusione; deve essere
ammessa la sostituzione del
progettista. Il principio può
essere esteso alle concessioni e
ai P.P.P. e può essere esteso a
tutti i motivi di esclusione
dell'articolo
80 del Codice dei contratti?
Consiglio di Stato, sez. V, 8
gennaio 2021, n. 964:
sull'annosa questione della
distinzione tra varianti e
migliorie nell'offerta
economicamente più vantaggiosa
secondo il miglior rapporto
qualità/prezzo
La
Corte costituzionale, con
sentenza 18 dicembre 2020, n.
270, dichiara
l'incostituzionalità dell'articolo
9, comma 12, della legge
regionale della Lombardia n. 12
del 2005, nella parte in cui
prevede che i vincoli
preordinati all’esproprio per la
realizzazione, ad opera della
pubblica amministrazione, di
attrezzature e servizi previsti
dal piano dei servizi decadono
se, entro 5 anni decorrenti
dall’entrata in vigore del piano
stesso, l’intervento cui sono
preordinati non sia inserito, a
cura dell’ente competente alla
sua realizzazione, nel programma
triennale delle opere pubbliche
e relativo aggiornamento
Consiglio di stato, 9 dicembre
2020, n. 7751 (conferma
T.A.R.
Cagliari, 10 marzo 2020, n.
150): sciolto
definitivamente l'equivoco sul
precetto secondo il quale «la
mandataria
in ogni caso deve
possedere i requisiti ed
eseguire le prestazioni in
misura maggioritaria» (art.
83, comma 8, terzo periodo, del
Codice dei contratti). Nei
raggruppamenti verticali o misti è
sufficiente che la mandataria
rispetti tale condizione con
riferimento alla categoria
prevalente, contemporaneamente
può essere mandante nel
sub-raggruppamento che si
qualifica in una categoria
scorporabile; in presenza di
tale condizione a
nulla rileva
che la mandante qualificata
nelle categorie scorporabili sia
maggioritaria rispetto
all'importo complessivo dei
lavori
Possibile scivolone di ANAC: T.A.R. Roma, sez. I, 28 ottobre
2020, n. 10996, ne smentisce
l'interpretazione restrittiva e
cavillosa in materia di lavori
affidabili a terzi nelle
concessioni (e nei PPP). Sul
punto restano forti e legittimi
dubbi generati dalla nota
confusione del Codice
dei contratti sul punto,
magistralmente esposti, senza
una soluzione, dal Consiglio di
Stato, Sezione Prima, Adunanza
del 22 aprile 2020, nel
parere n. 823 - Affare
00196/2020 ma poi inopinatamente
smentita da
Consiglio di Stato, Sez. V, 08
novembre 2021, n. 7417 che
ha ribaltato la sentenza di
primo grado:
Ci giungono numerose
osservazioni sul fatto che
questo sito non ha pubblicato
alcun commento al cosiddetto
«decreto
semplificazioni». Ma la
risposta, dopo aver cestinato
inutili manuali e guide
sull'argomento, non è altro che
questa:
«Ma davvero è cambiato
qualcosa?». In
conclusione abbiamo adottata (e
ci saremmo augurati che fosse
adottata dai troppi commentatori
e, in primo luogo, dai
parlamentari, da ANAC e dal MIT)
la nota proposizione di
Wittgenstein:
«Su di
ciò, di cui non si può parlare,
è meglio tacere»
Consiglio di Stato,
Adunanza Plenaria, 07 settembre
2020, n. 17:
L’Adunanza plenaria chiarisce
l’ambito di applicazione dell’articolo
38 del d.P.R. n. 380 del 2001,
la non sanabilità ex
articolo 36 e i limiti e le
condizioni per il pagamento del
valore dell'immobile abusivo a
titolo di sanzione in
alternativa alla demolizione
Pubblicata
in
G.U. n. 228 del 14 settembre 2020
la
legge
11 settembre 2020, n. 120:
Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge
16 luglio 2020, n. 76, recante
«Misure urgenti per la
semplificazione e l’innovazione
digitali» (Decreto
Semplificazioni -
qui il testo integrale in pdf)
Consiglio di Stato,
Adunanza Plenaria, 28 agosto
2020, n. 16:
articolo 80 del Codice dei
contratti: il rapporto tra
la lettera c) [ora c-bis)]
e la lettera f-bis) del
comma 5. Omissioni dichiarative,
documentali o informative e
dichiarazioni, documentazioni e
informazioni mendaci:
differenze. Limiti e condizioni
delle fattispecie che possono
comportare l’esclusione
dell’offerente.
in
G.U. n. 180 del 18 luglio 2020
la
legge
17 luglio 2020, n. 77:
Conversione in legge del del
decreto-legge 19 maggio 2020, n.
34, recante «Misure urgenti
in materia di salute, sostegno
al lavoro e all'economia, nonché
di politiche sociali connesse
all'emergenza epidemiologica da
COVID-19» (Decreto Rilancio)
In
G.U. n. 124 del 15 maggio 2020 il
nuovo
d.m.
(MIT) 30 aprile 2020: «Approvazione delle linee guida per l'individuazione, dal punto di vista strutturale, degli interventi di cui all'articolo 94-bis, comma 1, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, nonché delle varianti di carattere non sostanziale per le quali non occorre il preavviso di cui all'articolo 93»
Le
burocrazie ministeriali, del
tutto insensibili al buonsenso,
da ben prima dello scoppio della
pandemia, che danno l'ennesima
prova di vivere (si fa per dire,
di vegetare) su Marte,
continuano nella loro attività
obnubilate da imbecillità
cronica, producendo altri due
documenti per la partecipazione
alle olimpiadi dell'inutilità:
Pubblicate nella G.U. n. 90 del
4 aprile 2020 i decreti
ministeriali (ambiente) del 10
marzo 2020:
---
Criteri ambientali minimi per il
servizio di gestione del verde
pubblico e la fornitura di
prodotti per la cura del verde
---
Criteri ambientali minimi per il
servizio di ristorazione
collettiva e fornitura di
derrate alimentari
ANAC:
delibera 29 gennaio 2020, n. 80:
«Conflitto d’interessi – Ambito
soggettivo di applicazione –
Personale del prestatore di
servizi – Deve svolgere una
funzione strumentale alla
conduzione della gara d’appalto»
(art.
42, comma 2, del Codice dei
contratti)
Una storia di ordinario
masochismo, ovvero come
procurarsi guai anche quando se
ne può fare a meno:
T.A.R. Basilicata, 20 gennaio
2020, n. 79
Consiglio di Stato, sezione V,
13 dicembre 2019, n. 7805:
ennesimo colpo alle
Linee guida di ANAC n. 2
(offerta economicamente più
vantaggiosa), non possono essere
vincolanti; in particolare nella
predisposizione dei criteri di
valutazione delle offerte la
stazione appaltante ha la più
ampia discrezionalità con il
solo limite della manifesta
irragionevolezza
Appalti: il falso mito che le
procedure sotto soglia
"semplificate" siano più
semplici di quelle ordinarie
(del dott. Luigi Oliveri) - Dal
blog «https://luigioliveri.blogspot.com/»
Corte di Giustizia della U.E.,
27 novembre 2019, causa C-402/18:
siamo riusciti a far uccidere un
cadavere (il limite imposto
dall'articolo
105, comma 2, del Codice dei
contratti) e poi smembrarlo
con la soppressione del divieto
di ribasso oltre il 20% nei
contratti di subappalto (art.
105, comma 13); la prossima
tappa sarà l'assunzione di
schiavi etiopi?
Comunicazione della Commissione
Europea 13 agosto 2019, C/271/02:
Linee guida sulla partecipazione
di offerenti e beni di paesi
terzi al mercato degli appalti
dell'Unione Europea
Pubblicato sulla G.U. n.
38 del
14 febbraio 2019 il
decreto
legislativo 12 gennaio 2019, n.
14 recante:
«Codice della crisi d'impresa e
dell'insolvenza in attuazione
della legge 19 ottobre 2017, n.
155» con le modifiche
agli
articoli 48, commi 17 e 18,
80, comma 5 e
110 del Codice dei contratti
(modifiche in vigore a partire
dal 15 agosto 2020)
Pubblicati a cura della Commissione
Europea gli
«Orientamenti in materia di Appalti Pubblici per Professionisti»
del febbraio 2018, con le istruzioni su come evitare gli errori spesso
riscontrati negli appalti pubblici, per incoraggiare l’adozione di buone
prassi. Senza indicazioni giuridicamente vincolanti ma è finalizzato a
illustrare le migliori prassi senza pregiudicare la legislazione
nazionale e che vanno intesi e adeguati tenendo conto del quadro
giuridico nazionale.
Le note e i commenti
non firmati costituiscono una sintesi di una parte dei dibattiti in
corso e non riflettono necessariamente le opinioni dei curatori del
sito né impegnano i medesimi. |
Stiamo constatando
che fino ad oggi nessun ente (salvo quelli che hanno bandito gare
col codice abrogato, sfruttando il periodo transitorio concesso a
PNRR/PNC/PNIEC dall’art.
225, comma 8, del nuovo codice) si è azzardato a bandire gare
d’appalto e tantomeno gare di concessione in regime nuovo codice
(post 1° luglio) paralizzando l’intero sistema, non è da credere ma
è così, almeno noi, pur avendoci dedicato tutto il tempo, siamo
riusciti a produrre una linea di comportamento credibile o almeno
accettabile.
Vi pregheremmo, per
capire in parte le questioni irrisolte di cui stiamo parlando a
vuoto da due mesi, di perdere un’ora del vostro tempo e leggere
questi tre articoli sul nostro sito (scusate per l’autocitazione) e
le poche sentenze oltre ai due o tre post citati negli articoli:
1.
Nuovo codice dei contratti: L’incomprensibile
(o impossibile) compromesso tra l’art. 11, comma 13 e l’art. 41,
comma 14, del nuovo Codice
2. Nuovo codice: Seconda
parte:
va tutto bene madama la marchesa? mi sono destato ma l'incubo è
rimasto!
3. Nuovo codice: Prima parte - Sogno o son desto? No, è un incubo
il trattamento
della manodopera nell'applicazione del nuovo codice dei
contratti (articoli
11, 41,
comma 14, 108,
comma 9 e 119,
comma 12),
Solo dopo sarà
possibile rendersi conto delle difficoltà al momento non superabili
senza intervento dello
.
Né ci aiuta il recente Bando-tipo n. 1/2023 di ANAC (che è rivolto
solo agli appalti di servizi e forniture, quindi inapplicabile agli
appalti di lavori, se non per talune clausole generali o al prezzo
di un faticoso e incerto adeguamento e che quindi, serve praticamente a nulla, come quasi
tutti gli atti di ANAC) stiamo lavorando su uno schema di contratto
e CSA aggiornati che, malgrado la lunga attesa potrebbero essere
disponibili verso la fine di questo mese) per la condivisione, fermo
restando che dovremo lasciare aperte molte opzioni (alcune già
accennate negli articoli citati sopra) e altre ancora (BIM / non BIM,
coinvolgimento o meno del regime PNNR/PNC/PNIEC e una serie di
scelte che non possono che essere rimesse al singolo RUP e non
possono essere assunte di sola nostra iniziativa).
Assicurando che
stiamo facendo il massimo per cui, pur comprendendo bene l’attesa,
le cose stanno così, le giornate hanno solo 24 ore e in una
situazione in cui ci si dibatte tra norme senza vie d’uscita,
servono tempi ragionevoli per fare le cose; la cosa ci dispiace ma
serve pazienza! Fino ad allora, ogni telefonata sarà solo una perita
di tempo per tutti.
In conclusione,
auguri di buon lavoro e ci risentiamo alla prossima occasione |
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