Legge 8 agosto 1992, n. 359
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 luglio 1992, n.
333, recante misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica
5-bis.
(articolo abrogato dall'articolo 58 del d.P.R. n.
327 del 2001)
[1. Fino all'emanazione di un'organica disciplina per tutte le espropriazioni preordinate alla realizzazione di opere o interventi da parte o per conto dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni e degli altri enti pubblici o di diritto pubblico, anche non territoriali, o comunque preordinate alla realizzazione di opere o interventi dichiarati di pubblica utilità, l'indennità di espropriazione per le aree edificabili è determinata a norma dell'articolo 13, terzo comma, della legge 15 gennaio 1885, n. 2892, sostituendo in ogni caso ai fitti coacervati dell'ultimo decennio il reddito dominicale rivalutato di cui agli articoli 24 e seguenti del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. L'importo così determinato è ridotto del 40 per cento.
2. In ogni fase del
procedimento espropriativo il soggetto espropriato può convenire la cessione
volontaria del bene. In tal caso non si applica la riduzione di cui al comma 1.]
(commi dichiarati
illegittimi dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 348 del 2007)
3. Per la valutazione delle edificabilità delle aree, si devono considerare le possibilità legali ed effettive di edificazione esistenti al momento dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.
4. Per le aree agricole e per quelle che, ai sensi del comma 3, non sono classificabili come edificabili, si applicano le norme di cui al titolo II della legge 22 ottobre 1971, n. 865, e successive modificazioni ed integrazioni.
5. Con regolamento da emanare con decreto del Ministro dei lavori pubblici ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono definiti i criteri e i requisiti per la individuazione della edificabilità di fatto di cui al comma 3.
6. Le disposizioni di cui al presente
articolo si applicano in tutti i casi in cui non sono stati ancora determinati
in via definitiva il prezzo, l'entità dell'indennizzo e/o del risarcimento del
danno, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto.
(comma così sostituito dall'articolo 1,
comma 65, legge n. 549 del 1995)
(comma dichiarato illegittimo dalla
Corte costituzionale, con sentenza n. 369 del 1996 nella parte in cui applica al
«risarcimento del danno» i criteri di determinazione stabiliti per «il prezzo,
l'entità dell'indennizzo»)
7. Nella determinazione dell'indennità di espropriazione per i procedimenti in corso si applicano le disposizioni di cui al presente articolo.
[7-bis. In caso
di occupazioni illegittime di suoli per causa di pubblica utilità, intervenute
anteriormente al 30 settembre 1996, si applicano, per la liquidazione del danno,
i criteri di determinazione dell'indennità di cui al comma 1, con esclusione
della riduzione del 40 per cento. In tal caso l'importo del risarcimento è
altresì aumentato del 10 per cento. Le disposizioni di cui al presente comma si
applicano anche ai procedimenti in corso non definiti con sentenza passata in
giudicato.]
(comma aggiunto dall'articolo 3, comma
65, legge n. 662 del 1996)
(comma dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale, con sentenza n. 349
del 2007)